Debiti

Moratoria del debito

Remissão de dívida: como funciona

L'indagine campionaria presso le banche della Banca d'Italia raccoglie dati su: attuazione dei provvedimenti del governo contenute nei decreti legge “Cura Italia” e “Liquidità”, le iniziative di settore e quelle offerte bilateralmente dalle singole banche ai propri clienti.

Sulla base dei dati provvisori, il 17 luglio oltre 2,7 milioni di domande sono pervenute in merito alle notifiche di moratoria del debito, per un valore complessivo di 295 miliardi di euro. È stato stimato che, in termini di importi coinvolti, circa il 91 per cento delle domande e delle notifiche di moratoria sono state accettate dalle banche, anche se ci sono alcune differenze tra le varie misure. A oggi, circa il 5 per cento delle moratorie del debito è stato respinto e il resto è ancora in fase di esame.

Circa il 44 percento delle domande di moratoria proveniva da società non finanziarie (in relazione ai prestiti per un totale di 194 miliardi di euro). Per quanto riguarda le PMI, le domande di cui all'articolo 56 del decreto legge "Cura Italia" (più di 1.2 milioni) erano relative a finanziamenti e linee di credito per 158 miliardi di euro, mentre la partecipazione alle moratorie sponsorizzate di ABI (50.000) ha rappresentato un finanziamento alle PMI per 12 miliardi di euro.

Le famiglie hanno chiesto prestiti per circa 92 miliardi di euro. Le banche hanno ricevuto circa 202.000 domande per sospensione delle rate dei mutui prima casa (attraverso il Fondo “Gasparrini”), di importo nella media di circa 94.000 euro. In questo caso si stima che, a causa del più complesso processo di approvazione, le domande che vengono prese in considerazione possono rappresentare quasi un quinto degli importi richiesti; il 54 percento è già stato accettato e circa il 26% rifiutato. Le moratorie sul debito offerte alle famiglie da ABI e Assofin, che hanno iniziato il processo a fine aprile, hanno avuto quasi 450.000 partecipanti, per circa 19 miliardi di euro di prestiti per moratoria del debito.

Le banche continuano a ricevere e gestire un elevato numero di richieste di finanziamento in merito a moratoria del debito, e le modalità e i tempi di erogazione dei prestiti dipendono da

specifiche misure di sostegno, che in alcuni casi richiedono una revisione completa della domanda, in linea con quelle interne, processi e tutele prudenziali. Anche il tempo impiegato per rispondere ai clienti è stato influenzato dalle soluzioni organizzative imposte dal lavoro a distanza e dal ricorso a società esterne; tuttavia, il carico di lavoro sta tornando ai livelli normali anche per l’elaborazione ottimale della moratoria del debito.

Sulla base dell'indagine settimanale della Banca d'Italia, è stato stimato che il numero di richieste alle banche per i finanziamenti è cresciuto nella settimana dal 10 al 17 luglio a 1,07 milioni di euro, per una raccolta complessiva di quasi 79 miliardi di euro. I prestiti erogati sono cresciuti anche più rapidamente per la moratoria del debito. Al 17 luglio quasi l'87 percento delle richieste di prestito era stato integralmente garantito dal Fondo ai sensi dell'art. 13(m). La percentuale dei prestiti erogati è ulteriormente cresciuta non solo in termini di numero di richieste ma anche in termini di importi coinvolti.

I mutuatari che hanno perso il lavoro o il reddito a causa della pandemia di COVID-19 potrebbero richiedere alle banche di differire i pagamenti di capitale e interessi per pagarli in un secondo momento, quando l'economia riprenderà e i loro flussi di reddito miglioreranno. In questo modo sarà più semplice poter procedere, anche in quei casi in cui ci si trovi a dover fronteggiare una situazione con moratoria del debito.