Scopriamo insieme perché scatta la prescrizione dei debiti, quali debiti possono cadere in prescrizione e quali no, e cosa può fare un debitore al riguardo.
Cos’è la prescrizione dei debiti?
Si dà prescrizione dei debiti tutte le volte in cui un debito viene ritenuto estinto o, detto in altri termini, cade in prescrizione. La prescrizione accade, a norma di legge, indipendentemente dalla eventualità in cui il creditore abbia ricevuto, o meno, la somma che gli spetta da parte del debitore.
Grazie alla prescrizione, viene tutelata la cosiddetta certezza dei rapporti tra debitore e creditore. Se un creditore, entro un arco di tempo stabilito per legge, non richiede al debitore la somma da restituire, perde di fatto il diritto alla somma.
Prima di passare in rassegna le modalità con cui avviene la prescrizione dei debiti, dobbiamo ricordare quando scatta la decorrenza: stando all’articolo 2935 del Codice Civile, a partire dal giorno successivo al giorno in cui il creditore esercita il proprio diritto ad essere rimborsato.
Quando si verifica la prescrizione dei debiti?
Di norma, la prescrizione dei debiti avviene dopo 10 anni. Esistono tuttavia alcuni tipi di debiti per i quali è prevista una prescrizione più breve. In ordine crescente, si ha prescrizione di:
- 1 anno per abbonamenti, rette scolastiche e farmaci
- 2 anni le bollette di luce e gas
- 3 anni le tasse automobilistiche e le parcelle dei professionisti quali architetti, avvocati, notai
- 5 anni per gli affitti, bollette telefoniche, i crediti da parte dello Stato per le tasse, le multe, i costi legati alle assicurazioni, gli interessi sia sui mutui che sui prestiti, indennità in caso di cessazione dei rapporti di lavoro.
Ogni altro tipo di debito che non è presente in questa lista ricade nei termini di prescrizione dei 10 anni. Una categoria di rilievo è data dalla prescrizione dei debiti bancari, il tipo di prescrizione più frequente. La prescrizione può essere di:
- 5 anni per gli interessi contrattuali e per gli interessi di mora verso banche e finanziarie
- 10 anni per cessioni del quinto, prestiti personali, mutui e per capitale utilizzato attraverso la carta di credito.
Quanti tipi di prescrizione debiti esistono?
Se escludiamo il tempo a partire dal quale i debiti vanno in prescrizione, è possibile una seconda classificazione dei debiti:
Secondo la legge italiana, esistono diverse categorie di prescrizione che determinano i tempi entro i quali i debiti possono essere considerati prescritti. Ecco le differenze tra le principali categorie di prescrizione in base alla legislazione italiana:
- Prescrizione breve ad esempio per i debiti derivanti da contratti di locazione di immobili o da contratti di lavoro subordinato. Secondo la legge italiana, la prescrizione breve è di solito di 5 anni
- prescrizione ordinaria: relativa ai debiti che non rientrano nella categoria della prescrizione breve. In generale, la prescrizione ordinaria è di 10 anni. Trascorsi i 10 anni, il debito potrebbe essere considerato prescritto e il debitore potrebbe non essere più obbligato a pagare
- prescrizione estintiva, che si applica quando il debitore ha interrotto il pagamento del debito per un periodo continuativo di tempo. In tal caso, il debitore può eccepire la prescrizione estintiva come difesa in una eventuale azione legale. La durata della prescrizione estintiva dipende dalla natura del debito e può variare tra i 5 e i 20 anni
- prescrizione presunta si applica quando non è possibile determinare con precisione la data di scadenza del debito. Ad esempio, nei casi in cui mancano documenti che attestino la scadenza del debito. In tali casi, la legge italiana prevede una presunzione di prescrizione dopo un determinato periodo di tempo, che varia a seconda del tipo di debito.
Come agire quando i debiti non sono prescritti?
Gli unici debiti che non cadono in prescrizione sono quelli che derivano dai diritti indisponibili, così definiti perché per legge vengono sottratti ad ogni possibile negoziazione. Rientrano tra questi diritti, ad esempio, il mantenimento dei figli, il riconoscimento di un figlio, riconoscimento o divisione di un’eredità.
E per tutti gli altri casi? Come comportarsi quando si è in una situazione di sovraindebitamento? Scartata la possibilità di ricorrere ad ulteriori prestiti, è possibile rivolgersi a società di riparazione del credito come Risolvi il tuo Debito.
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