Il 31 ottobre viene celebrata la Giornata Mondiale del Risparmio, un appuntamento per diffondere consapevolezza sull’importanza del risparmio tanto per il singolo quanto per la comunità.
Quando è stata istituita la Giornata Mondiale del Risparmio, e perché.
La Giornata Mondiale del Risparmio è stata istituita proprio in Italia, il 31 ottobre nel 1924. In questa data si è svolto a Milano l’ultimo giorno del Congresso Internazionale della Cassa di Risparmio, alla sua prima edizione.
Inizialmente la Giornata Mondiale per il Risparmio era stata pensata per informare i cittadini sul
valore e le possibilità di crescita che il denaro poteva determinare. Si voleva convincere le
persone ad aprire conti correnti in banche, così da potervi depositare i contanti.
Il risparmio è il denaro che depositato negli istituti di credito. E proprio le banche assolvono
dunque due ruoli: essere istituti di credito, così da cedere credito a chi ne fa richiesta, per privati o imprese che vogliono investire per un aumento di produzione, per innovazione o per l’assunzione di nuovi dipendenti. I risparmi sono quindi uno strumento di crescita economica.
Cosa è previsto per l’edizione 2022 della Giornata Nazionale del Risparmio?
Quella del 2022 è l’edizione 98 della Giornata Mondiale del Risparmio. Il tema di questa edizione, organizzata dall’Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio SpA (Acri). E il tema di questa edizione è Il valore del risparmio nell’era dell’incertezza.
L’Italia e il risparmio, il punto della situazione.
L’Italia ha un potenziale di tutto interesse, è infatti l’ottavo Paese al mondo per ricchezza finanziaria, quindi per risparmi, secondo l’ultima ricerca del Boston Consulting Group.
Negli ultimi dieci anni secondo una ricerca Fabi, la Federazione Autonoma Bancari Italiani, la ricchezza finanziaria degli italiani è cresciuta di oltre il 50%, per un totale di 5.256 miliardi di euro. Gli italiani preferiscono usare il contante come forma di risparmio, per una somma complessiva di 1.629 miliardi di euro.
Nonostante questi risparmi, come rivela una indagine ACRI, Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio “Gli italiani e il risparmio” sempre nell’ultimo anno circa il 39% delle famiglie italiane ha affrontato rinunce e difficoltà, complici l’inflazione, la crisi energetica e l’inflazione dell’eurozona. E se da un lato non si rinuncia allo shopping e al ristorante, si cerca di risparmiare sul consumo di luce e gas, alla palestra, alla piscina, al cinema e agli eventi culturali.
Si registrano difficoltà di risparmio per spese relative ai consumi energetici, alle automobili e alle cure dentistiche. Regioni del Nord quali Liguria, Emilia Romagna, Lombardia e Veneto resistono bene, mentre Abruzzo, Campania, Marche, Sicilia e Calabria.
Come fare se il risparmio non è sufficiente?
È possibile ricorrere a prestiti, per spese importanti o non previste, quando i risparmi non sono più sufficienti. Ma è altrettanto possibile che il rimborso di un prestito ricevuto subisca una battuta d’arresto.
È in circostanze come queste che ci si può rivolgere a Risolvi il tuo debito, così da strutturare un piano di gestione e rientro su misura per estinguere il debito.